Il Comitato Promotore di quest’idea è convinto che si potrà alfine conseguire uno stato di benessere ottimale su tutto il pianeta promovendo dei “Movimenti di Ricostruzione Democratica” (Movimenti Comunitari, Equi-Solidaristici, volti al perseguimento degli ideali fondativi del Welfare Globale). Bisogna però partire dalla base (dall’alto sarebbe dittatura): favorendo l’Incontro e il Dialogo fra i Cittadini, per sviluppare in loro la coscienza civica elevandone al contempo il livello culturale. Solo così, con la riacquistata autorevolezza di Popolo Sovrano, essi potranno far valere il loro diritto-dovere di partecipare alla gestione dello Stato accanto a chi essi hanno eletto a realizzare la loro comune volontà. A questo scopo Noi chiediamo, in forza dell’articolo 17 della nostra Costituzione, che ogni Comunità, a cominciare almeno (per Noi) dai Comuni, appronti una Sede dove i Cittadini possano trovarsi, naturalmente tramite rappresentanti da loro scelti (in base alla competenza, apertura, disponibilità), a trattare all’occorrenza i problemi comuni, quali “Consiglieri della Cittadinanza”, prima fra loro e poi con i Consiglieri scelti dagli Amministratori; il tutto con intento assolutamente costruttivo, per individuare infine le priorità ed aiutare così questi ultimi nel difficile compito di affrontarle e cercare di risolverle: si tratterà dunque di una “Sede di Educazione Civica Permanente”.
Solo mediante l’esercizio costante di questa attività culturale per antonomasia, detta << Educazione Civica>> (così a lungo universalmente e stupidamente trascurata), in regime di Democrazia, i Cittadini possono acquisire coscienza dei propri <<Diritti e Doveri>> da esercitare in qualità di <<Popolo Sovrano>>. Tale attività, e conseguentemente i relativi privilegi, non possono ovviamente riguardare solo i ragazzi in età scolare, ma tutti quanti i Cittadini e per tutta la durata della vita. Perciò, mentre prendiamo atto con soddisfazione che ultimamente in Italia l’ANCI ha chiesto e ottenuto che essa fosse reintrodotta abbinata alle materie scolastiche, Noi chiediamo che l’ANCI stessa provveda a far sì che presso ogni <<autentica>> Comunità Politica, di qualunque livello (a cominciare appunto almeno dai Comuni) sia fornita quanto prima una <<Sede per l’esercizio della Educazione Civica Permanente>>.
Frattanto, data l’estrema urgenza di far fronte al sommarsi di eventi catastrofici, ci si potrà valere provvisoriamente di locali pubblici di vario genere, soprattutto scolastici (preferibilmente Università Popolari, quale per esempio l’UNITRE, a cui ci lega unità di idee, di interessi e di intenti).